Resoconto dello studio di oggi – Arie d’opera per il concerto di Domenica 28 marzo.
Domenica 28 suonerò a Villa Giulia a Verbania: recital con soprano e tenore….
http://www.verbaniamusica.it/pages/home.html
Pianoforte: Stefano Cucchi
Soprano: Olivera Mercurio
Tenore: Sergio Cerutti
Il programma prevede principalmente arie d’opera Pucciniane
G. PUCCINI – Boheme
- Sì,mi chiamano Mimì
- Che gelida manina
- Oh soave fanciulla
G. PUCCINI – Tosca
- E lucean le stelle
- Vissi d’arte
- Mario! Mario! Mario!
R. LEONCAVALLO – I Pagliacci
- Qual fiamma
R. LEONCAVALLO
- Mattinata
P. MASCAGNI – Cavalleria Rusticana
- Intermezzo
- Addio alla madre
G. PUCCINI – Madama Butterfly
- Un bel dì vedremo
G. PUCCINi – Turandot
- Nessun dorma
Come al solito gli spartiti arrivano all’ultimo minuto, bisogna leggere e imparare velocemente, c’è poco tempo per le prove, etc…
Si cerca sempre di dare il massimo con lo studio ma a volte gli autori e i trascrittori non aiutano.
Prendo Mascagni: “Addio alla madre”…tonalità: La bemmolle minore!!!, poi guardi la parte pianistica: figurazioni velocissime che sono quasi impossibili da rendere al pianoforte cose non con uno studio approfondito.
Si cerca sempre di dare il massimo con lo studio ma a volte gli autori e i trascrittori non aiutano.
Prendo Mascagni: “Addio alla madre”…tonalità: La bemmolle minore!!!, poi guardi la parte pianistica: figurazioni velocissime che sono quasi impossibili da rendere al pianoforte cose non con uno studio approfondito.
Lasciamo perdere le tonalità di Puccini, i bemolli si sprecano, i trascrittori non sono da meno: temi ad ottava con tremoli, polifonie, trame contrappuntistiche, salti, abbellimenti e chi più ne ha più ne metta!
Capisco che Puccini spesso orchestri il cantato raddoppiandolo su più ottave in orchestra e poi lo accompagni con un arpeggio…ma è proprio necessario che lo faccia anche il pianoforte?
Poi devo fare “Che gelida manina” in Sol invece che in La bemolle; è una fregatura, già la sapevo in La bemolle.
Il duetto di Tosca è INTERMINABILE.
Cero i temi di Puccini sono stupendi, è un piacere suonarli.
“Qual fiamma” dalla cavalleria rusticana è un altro pezzo complicato: tremoli a due mani, scale cromatiche a moto contrario, poi quando comincia la seconda parte: “Stridono lassù” ci troviamo in Fa diesis maggiore…quasi quasi la faccio in Fa, chissà se il soprano se ne accorge.
Domattina alle 8 si ricomincia, ci sono tanti passaggi da mandare a memoria, non si può leggere e seguire i cantanti.
Per fortuna che questa volta i colleghi sono ottimi professionisti! Faremo sicuramente un buon concerto…
Buona musica a tutti.
Stefano.
Poi devo fare “Che gelida manina” in Sol invece che in La bemolle; è una fregatura, già la sapevo in La bemolle.
Il duetto di Tosca è INTERMINABILE.
Cero i temi di Puccini sono stupendi, è un piacere suonarli.
“Qual fiamma” dalla cavalleria rusticana è un altro pezzo complicato: tremoli a due mani, scale cromatiche a moto contrario, poi quando comincia la seconda parte: “Stridono lassù” ci troviamo in Fa diesis maggiore…quasi quasi la faccio in Fa, chissà se il soprano se ne accorge.
Domattina alle 8 si ricomincia, ci sono tanti passaggi da mandare a memoria, non si può leggere e seguire i cantanti.
Per fortuna che questa volta i colleghi sono ottimi professionisti! Faremo sicuramente un buon concerto…
Buona musica a tutti.
Stefano.
Tags: Diario
30 Marzo 2010 alle 10:15
Ciao Ste, allora com’è andata?
30 Marzo 2010 alle 20:49
Ciao Carlo, è stato un successo, nonostante la corsa fatta per preparare il tutto.
Puccini ha sempre un suo fascino: “Nessun dorma”, “Lucean le stelle”…alla gente piacciono!
Ciao. Stefano.