Ho ripreso in mano il “Trattato di contrappunto e fuga” del Dubois: un mattone di 310 pagine scritto nelle 4 chiavi antiche.
E’ un libro molto datato, mi si è rimproverato da qualche lettore l’inutilità di questo tipo di studi; io ribatto che indagare la bellezza nelle sue antiche forme nei suoi antichi canoni ci permette di scoprire una nuova bellezza “moderna”.
Tra mille anni la Venere di Milo, il Duomo di Milano, il K488 di Mozart, i quadri di Giotto, le tragedie di Shakespeare saranno sempre dei capolavori…molta musica moderna forse andrà nel dimenticatoio…
Studiare i rapporti tra le voci, tra le melodie, gli intervalli, le relazioni armoniche e contrappuntistiche è sempre utile, magari non scriveremo mai un mottetto in tutta la nostra vita, ma saper condurre le voci ci sarà utile qualsiasi tipo di musica decidiamo di scrivere!
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