Il manuale di ARMONIA di Walter Piston
WALTER PISTON: “ARMONIA” Edizione E.D.T. Torino – ISBN 88-7063-049-8
Un ottimo manuale di armonia che ho consumato nel corso degli anni, mi era stato consigliato dal mio insegnante di composizione Roberto Favilla e dal clavicembalista Filippo Emanuele Ravizza con cui avevo preparato l’esame di armonia complementare.
Più di 500 pagine dense di contenuti ben spiegati con numerosi esempi tratti dai capolavori dei maestri dal 1600 al 1900.
Considerazioni sui manuali di armonia.
Ci sono numerosissimi testi in commercio: è essenziale avvicinarsi a un testo avendo ben chiaro cosa chiediamo a un manuale e qual’è l’impostazione dell’autore.
Se prendiamo, per esempio, il testo “ARMONIA” di Diether De La Motte, avremo un percorso storico che parte da Bach, fino ad analizzare i procedimenti di Hindemit (gradiente armonico, classificazione dei tipi di accordi), oppure le procedure di Scrjabin.
Avremo dunque un approccio stilistico relativo ad un’epoca o un autore.
Se prendiamo il testo di Schönberg non avremo un “manuale” in senso stretto, non è un libro che possiamo usare per studiare l’armonia, è molto discorsivo, contiene molte divagazioni dell’autore; sono invece interessantissimi gli sviluppi di questo testo che troviamo in “FUNZIONI STRUTTURALI DELL’ARMONIA ”, in cui a partire dal concetto di “regioni armoniche” si arriva fino agli accordi per quarte.
E’ chiaro che qui parliamo di testi che trattino l’argomento: armonia della musica classico/romantica occidentale in maniera organica ed approfondita, facendo comunque salvo il fatto che per esaurire l’argomento servirebbe una biblioteca intera.
Esistono poi numerosi testi che trattano argomenti specifici, io per esempio ho molto apprezzato: “ARMONIA DEL VENTUNESIMO SECOLO” di Vincent Persichetti, testo che ha la curiosa caratteristica di contenere esempi composti appositamente dall’autore.
Caratteristiche generali di “ARMONIA” di Walter Piston.
1’ PARTE: Armonia tradizionale (circa 450 pagine).
2’ PARTE: Procedimenti armonici del tardo ‘800 e del ‘900 storico (circa 80 pagine)
APPENDICE: Basi acustiche della scala (una decina di pagine)
La trattazione parte dall’inizio: spiega gli intervalli, il circolo delle quinte, etc.
Ogni capitolo tratta un singolo argomento ed è così strutturato:
- Spiegazione con esempi tratti dalla letteratura, o esempi a 4 voci dell’autore (tipo basso di armonia).
- Esercizi sul modello del basso di armonia (sia già numerati che non numerati), armonizzazioni di melodie, invenzione di successioni armoniche, etc.
E’ un ottimo testo di consultazione in quanto contiene un numero molto alto di esempi.
Risulta un po’ difficile da usare senza la guida di un insegnante in quanto non tratta di aspetti stilistici: gli esempi vanno da Bach a Brahms, si rischia di comporre in un linguaggio non caratterizzato stilisticamente. [Il manuale di Diether De La Motte ad esempio fornisce esercizi specifici per ogni linguaggio caratterizzato storicamente].
Tratta in maniera molto (troppo?) marginale di aspetti contrappuntistici o di aspetti strutturali dell’armonia, penso ad esempio all’uso delle “regioni armoniche” nelle grandi forme, ai procedimenti armonici degli “sviluppi” degli allegri di sonata, etc.
E’ chiaro che si tratta di un testo di armonia ma, non considerare l’aspetto fraseologico, formale, strutturale di una composizione può portare a considerare successioni accordali avulse dal contesto.
Si concentra sulla concatenazione degli accordi e devo dire che in questo aspetto è di una esaustività encomiabile.
Capitoli:
(parte prima):
- Materiali della musica
- Triadi
- Le successioni armoniche del modo maggiore
- Il modo minore
- Tonalità e modalità
- Il primo rivolto; il basso numerato
- Funzione e struttura della melodia
- Note estranee all’armonia
- Armonizzazione di una melodia
- L’accordo di quarta e sesta
- Cadenze
- Ritmo armonico
- La struttura armonica della frase
- La modulazione
- L’accordo di settima di dominante
- Dominanti secondarie
- Risoluzioni eccezionali
- ……………
- ……………
Non continuo, mi preme sottolineare che una volta letti i primi capitoli e capita l’impostazione del testo si può leggere/studiare il capitolo che più ci interessa senza dover seguire l’iter proposto dall’autore.
Capitoli:
(parte seconda)
29. L’armonia tonale considerata dal punto di vista storico
30. Allargamento dell’armonia tonale
– Scale modali e armonia modale
– Il declino dell’armonia di dominante
– Relazioni tonali lontane
– ………….
– ………….
31. Modelli di scale e accordi
– La scala pentatonica
– La scala esagonale
– Le scale artificiali
– ………….
– ………….
Considerazioni finali.
Un ottimo testo non solo a chi è interessato alla composizione ma anche a chi, esecutore o appassionato musicista, voglia approfondire la conoscenza dell’armonia.
Di Walter Piston sono in commercio anche il testi: “CONTRAPPUNTO” e “MANUALE DI ORCHESTRAZIONE”, entrambi di ottima fattura.
Il testo e gli esempi sono chiari e leggibili, il libro pur essendo di più di 500 pagine non si è né scucito né slegato, ma è ancora perfettamente integro nonostante l’abbia usato a lungo.
L’indice molto dettagliato ne consente una consultazione rapida ed efficace.
Tutti i professionisti (interpreti o compositori che siano) dovrebbero averlo.
Buona lettura, buono studio, buona musica.
Se desiderate il pdf dell’articolo:
walter_piston_armonia.pdf
Tags: armonia, composizione, walter piston
25 Dicembre 2011 alle 21:54
Grazie per la dettagliatissima spiegazione dei contenuti dei capitoli.
Cercavo proprio una spiegazione del genere.
Grazie e auguri!
Cristina
28 Dicembre 2011 alle 12:57
Di nulla! Sono contento che le informazioni ti siano state utili!
CIAO!
8 Gennaio 2012 alle 18:25
Ciao Stefano, grazie per le spiegazioni anche da parte mia. Sto studiando armonia da poco tempo.Sono arrivata alle dominanti secondarie, accordi di settima diminuita, trasposizione e modulazione. Vorrei sapere se il libro di Piston tratta anche questi argomenti. Sto appunto cercando un libro di armonia che diventi mio personale e che possa seguire quasi come un”enciclopedia” personale 🙂
Premetto, a tale proposito, che non suono alcun strumento e tu indicavi il libro di Piston più che altro per comporre. Inizierò pianoforte a breve. Io sono una cantante.
Grazie, Valentina
8 Gennaio 2012 alle 23:45
Direi che il manuale di armonia di Piston può essere considerato una “enciclopedia” di riferimento per l’armonia “classica”.
In realtà il la “armonia classica” non esiste, diciamo quei procedimenti armonici che vanno da Bach al primo romanticismo: praticamente la armonia tonale in tutte le sue accezioni.
Un altro manuale di riferimento potrebbe essere “Harmonielehere” di Dieter De La Motte, che segue un percorso storico: l’armonia barocca, il classicismo viennese, etc…
Per l’armonia del ‘900 è ottimo il manuale di Vincent Persichetti.
Buona musica.
Stefano.
29 Maggio 2012 alle 18:55
scala esagonale? XD
30 Maggio 2012 alle 09:20
Mah, in effetti non esistono le scale esagonali!!
Ho corretto! Grazie!
Buona musica.
Stefano.
5 Dicembre 2014 alle 20:26
Ciao,
sapresti consigliarmi un manuale valido come questo ma che tratti in modo piu approfondito anche la parte di contrappunto?
Davvero bell’articolo, molto utile grazie!
6 Dicembre 2014 alle 01:00
Beh, potresti provare il manuale di contrappunto di Walter Piston.
E’ molto bello. Io l’ho in edizione Americana, non so se esista in italiano…
Buona musica.
Stefano.
10 Ottobre 2015 alle 14:20
SI è MOLTO INTERESSANTE
CONOSCO TUTTI I TESTI CHE VENGONO CITATI NELL’ARTICOLO, NE HO INOLTRE TROVATO UNA COPIA DIGITALE PROPRIO QUI:
mozart.noblogs.org