Manuali di CONTRAPPUNTO

Con quale manuale iniziare lo studio del contrappunto?
Bella domanda!
Sarebbe bene cercarsi un ottimo insegnante/compositore, ma per chi intendesse avvicinarsi a questo interessante argomento, da dove si può iniziare?

C’è da chiarirsi su un punto importante:

Il contrappunto non è che uno degli aspetti di una composizione, c’è l’armonia, la forma, lo stile: tutti aspetti intrecciati tra di loro.
Ora, i manuali tradizionali di contrappunto in “stile severo”, dal “Gradus ad Parnassum” di Fux del 1725 in poi, insegnano a muovere le voci in un percorso dal sempilce al complesso:

  • Prima contrappunto di prima specie: a 2 parti, poi seconda specie, etc…
  • Poi 3 parti: prima specie, seconda specie, etc…così via fino ad arrivare a 8 parti/doppio coro.
  • Poi si passa al contrappunto doppio e alla fuga.

Questi manuali NON TRATTANO aspetti stilistici, armonici, melodici, formali, etc…


Un ottimo manuale di questo tipo anche se un po’ datato è il Dubois che ha la difficoltà di essere scritto nelle 4 chiavi antiche. Bisogna considerare anche la limitazione che studiando su questi testi si impara a scrivere solo per voci e non per strumenti.

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Un altro manuale di questo tipo (esclusivamente stile severo vocale) è quello di Markand Thakar;ha anche delle guide molto dettagliate per la “risoluzione” degli esercizi…con qualche
stranezza: a volte consiglia di partire la risoluzione dalla cadenza finale…ma io le frasi musicali le costruisco dall’inizio!

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Ci sono poi manuali che si occupano di CONTRAPPUNTO/COMPOSIZIONE.

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Uno dei miei preferiti è quello di Walter Piston; basta scorrere l’elenco dei capitoli per capire la diversa impostazione:
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  • La curva melodica
  • Il ritmo melodico (metro, accenti…)
  • La base armonica (cromatismo, dissonanze armoniche, dissonanze contrappuntistiche, note di passaggio…)
  • Ritmo armonico (attività armonica, relazioni col metro…)
  • Contrappunto a due parti
  • Struttura motivica

Capite che un manuale di questo tipo affronta la questione in maniera completamente diersa: presenta esempi di musica pianistica, orchestrale, strumentale…

Gli esercizi sono molto più stimolanti, ma presuppongono una guida esperta di un compositore o che lo studente abbia già un certo talento compositivo innato.
Si può anche pensare di affiancarlo a manuali tipo: “Elementi di composizione musicale” di A. Shonberg.

Un altro manuale che ha un approccio simile è: “Contrappunto e composizione” di Feliz Salzer & Carl Schachter.
Al dì là del discorso sull’analisi Shenkeriana di cui i due autori sono convinti sostenitori; teoria che comporta all’interno del volume l’utilizzo di metologie di analisi non universalmente riconosciute, il testo è molto chiaro.
Comincia con la costruzione del “cantus firmus”, poi continua con l’analisi delle varie specie.
Dopo circa un centinaio di pagine comincia la seconda parte: “Tecniche di contrappunto plrolungato” in cui analizza vari frammenti di composizioni individuando le specie dei contrappunti utilizzate e vari aspetti del contrappunto:

  • Prolungamneti melodico-contrappuntistici
  • Contrappunto interno ad accordi prlolungati
  • L’evoluzione della dissonanza
  • …….

Poi è presente una sezione sul “corale”, segue un capitolo sul contrappunto imitativo, in fine una parte MOLTO INTERESSANTE di circa un centinaio di pagine sulle varie tecniche di condotta delle parti dal 1450ca. al 1900 ca.
Contiene esempi di Okeghem, Despres, Palestrina, Bach, etc. fino ad arrivare a Faurè e Skrjabin.

Ciò che conta poi è l’ANALISI e la COMPRENSIONE dei capolavori della letteratura!

Mi ricordo che qualche anno fa feci una trascrizione per pianoforte a 4 mani della Ouverture del “Flauto Magico” di Mozart: esempio sublime di compenetrazione tra la tecnica contrappuntistica della fuga e la forma sonata.
Fu un esercizio utilissimo: scrivere nota per nota i temi, le entrate, gli intrecci mi servì per comprendere come era stato costruito questo brano.

Io consiglio sempre di studiare trascrivendo molti passi contrappuntistici che ci piacciono, perchè il contrappunto è una forza espressiva musicale molto potente se ben usata, non deve essere MAI un sistema arido di combinazioni di note.
Sopratutto impareremo che la forza del contrappunto stà nella caratterizzazione dei temi che vengono combinati: il Kyrie dal Requiem di Mozart, la “Sonata a tre” dall’ offerta musicale di Bach, il “Preludio Corale e Fuga” di Frank!
Lo studio di questi brani associato al costante esercizio compositivo in stile severo ci permetterà di comprendere l’intima essenza e vitalità del contrappunto e di acquisire una salda sensibilità contrappuntistica.

Se desiderate il PDF dell’articolo:
manuali_di_contrappunto.pdf

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